Quando si accende un sistema Digital Alpha questo automaticamente effettua il reboot, carica il sistema operativo ed attiva tutti i servizi.
Vi sono diverse situazioni (effettuare installazioni, introdurre nuovo hardware, ...) in cui la sequenza di boot deve essere modificata. E' pertanto utile conoscere quali siano le possibilita' presenti.
In una normale configurazione il reboot all'accensione e' automatico.
Per interrompere il boot e' sufficiente spegnere la console.
Per far riprendere l'attivita' interrotta
e' sufficiente riaccendere la console...
Ovviamente non e' vero.
Per interrompere dare [CTRL-P] sulla console. Su alcuni Hardware
e' in precedenza necessario disporre una chiavetta o premere un tasto
per abilitare tale funzione di manutenzione.
Poiche' le prime attivita' svolte dal boot non agiscono sui dischi in scrittura, se interrotta tempestivamente, la ripartenza del sistema non crea alcun tipo di problema.
In alcuni casi (eg. sistema in hang) e' opportuno disporre di un dump della memoria. E' possibile forzare un dump della memoria con il comando di crash.
Il comando per effettuare il boot e', con fantasia, b (abbreviazione di boot).
Poiche' sulla maggioranza degli altri sistemi il comando per avviare il boot e' invece boot si puo' concludere che l'avvio dei sistemi con processore Alpha e' quattro volte piu' veloce! In realta' non e' cosi'; infatti i caratteri sono due: "b" "[ENTER]" contro cinque quindi il vantaggio e' solo del 250%(ovviamente sto scherzando).
Il comando accetta diversi parametri. Ad esempio con b -fl s si parte in single user mode.
Al boot e' possibile indicare il device da cui leggere il sistema operativo.
Ad esempio con b -fl s -file /genvmunix si parte con un kernel generico che contiene tutti i device driver. Da sistema sara' quindi possibile catalogare le varie interfacce con il comando sizer ed eventualmente ricompilare il sistema operativo con doconfig. Se interessano maggiori dettagli ...
In diversi casi puo' essere utile effettuare il boot da CDROM. In questo caso lanciare b dka400. Dove dka400 e' il nome del CD-ROM reader come appare su console durante la diagnostica.
In modalita' single user mode il sistema operativo e' completamente caricato tuttavia non sono stati montati i file system ne attivato alcun altro servizio (quelli tipicamente attivati dagli script in /sbin/rc2.d e /sbin/rc3.d) tra cui quelli di rete. Ovviamente si deve operare da console.
La modalita' single user mode e' utile per l'installazione di patch, per attivita' di riconfigurazione, ...
Di solito i file system a qualcosa servono, da single user mode e' necessario attivarli manualmente. Se i file system sono definiti su LSM, come avviene ad esempio per utilizzare il mirror, debbono essere utilizzati i comandi:
/sbin/lsmbstartup /sbin/bcheckrcBasta anche solo il secondo comando poiche' se l'lsm non e' attivo se ne accorge e lo attiva (nelle versioni piu' recenti).
Per entrare in single user mode dalla normale situazione di multiutenza e' sufficiente il comando shutdown now e quindi far ripartire il sistema con il parametri di boot gia' descritti in precedenza. Per uscire da single user mode, e procedere con il normale boot in multi user mode, e' sufficiente terminare la shell con ^D.
La maggior parte dei dispositivi esterni e' connessa al sistema mediante una catena SCSI. Il collegamento tramite SCSI offre buone prestazioni (da 5MB/sec a 40MB/sec a seconda delle versioni) e, soprattutto, e' standard.
Puo' essere utile conoscere la sequenza di boot del sistema.
Il boot PROM si occupa di caricare il kernel (il file /vmunix).
Il kernel si configura leggendo gli eventuali parametri contenuti nel file /etc/sysconfigtab.
Viene quindi attivato il processo init. Da questo punto in poi il comportamento e' "normale" nel senso che sono gia' presenti tutte le funzionalita' del sistema operativo. Il processo init legge dalla tabella /etc/inittab le attivita' da svolgere. Tipicamente in /etc/inittab e' indicato che il livello di default del sistema e' il 2 (multiuser) o il 3 (multiuser ed nfs server). A seconda del livello sono indicati i programmi da eseguire tra cui, tipicamente /sbin/rc2 (o /sbin/rc3).
Tale shell script esegue, in ordine alfabetico, tutti i file dal nome /sbin/rc2.d/S* che sono al loro volta altri shell script. Questi, con normali comandi Unix e nell'ordine indicato, si occupano di montare i file system, ripulire le directory temporanee, attivare le interfacce di rete, attivare tutti i servizi configurati sul sistema (di default o installati dall'amministratore Unix).
Se tutto e' andato bene, il sistema e' ora perfettamente utilizzabile.
Al PROM boot sono disponibili diversi altri comandi. E' inoltre possibile impostare variabili modificando cosi' il comportamento del sistema comandi di
In Single User Mode spesso si effettua un salvataggio del sistema operativo. Il comando utilizzabile e' vdump -O -f /dev/nrmt0h (rewind, compresso).
Upgrade del sistema operativo: /sbin/installupdate -i /dev/rz4c.
Ricostruzione kernel. doconfig -c SYS_NAME.
Installazione patch. dopatch.
Installazione pacchetti sotfware standard. setld.
Testo: Boot su sistemi Unix Digital Alpha
Data: 13 Giugno 1998
Versione: 1.0.4
Autore: mail@meo.bogliolo.name