Il sistema HP-UX e' utilizzato da HP per i propri sistemi su processori PA-RISC.
Il sistema operativo HP HP-UX offre un ambiente operativo Unix standard. Sono tuttavia parecchie le funzionalita' e le caratteristiche aggiuntive che lo distinguono dagli altri sistemi operativi Unix.
In questo documento vengono riportati gli elementi e le caratteristiche di maggior interesse.
Per richiamare il programma di amministrazione da terminale digitare sam. Per richiamare il programma di amministrazione da interfaccia X, dopo aver definito il DISPLAY, lanciare sam.
Il sistema operativo e' fornito con un affidabile e completo Volume Manager (LVM). Per la gestione dei volumi di dischi si utilizzano i comandi vg... (eg. vgdisplay -v riporta la configurazione completa dei Volume Group).
Tra i diversi tipi di FSs e' disponibile il VxFS ovvero il Veritas File system. VxVM 3.5 e' disponibile come Volume Manager. I due volume manager possono essere utilizzati entrambe sullo stesso sistema ed e' possibile utilizzare anche il VxVM sul File System di root (quindi avendo / nel rootdg ed, ovviamente, mettendo in mirror il disco di boot). Per maggiori dettagli sul VxVM e HP-UX consultare questo Link.
Se si vuole un livello di sicurezza superiore (password aging, good password enforcing, ...) e' possibile porre il sistema in modalita' trusted. Il comando e' tsconvert. Le varie impostazioni di sicurezza vengono poste su file protetti (eg. /tcb/files/auth/r/root) ed opportuni comandi consentono di gestire le utenze e le relative passord (eg. /usr/lbin/modprpw -k username riabilita un utente). Per tornare indietro... tsconvert -r.
Nota storica: una volta, quando avevo scritto la prima versione di questo documento, /usr/adm/syslog era un file e non una directory (HP-UX 8 e 9).
In tal caso i Volume Group debbono essere configurati di conseguenza
per "puntare" a dischi visti in comune da due sistemi.
Il comando per definire un volume group in cluster e'
vgchange. Ad esempio per portare un volume group dalla
configurazione in cluster a quella di connessione diretta la
sequenza di comandi e':
vgchange -a n VOLUME vgchange -c n VOLUME vgchange -a y VOLUMEIn tal modo viene disattivato il volume group e quindi riattivato. A questo punto e' ovviamente necessario effettuare il mount degli eventuali file system...
Il processo di boot si interrompe premendo un tasto qualsiasi (il tasto [ESC] sulle workstation) entro i dieci secondi dal relativo messaggio. Si e' a questo punto nel boot console menu che consente alcuni comandi ed opzioni
Per inserire nuovi servizi attivati al boot del sistema e'
sufficiente creare i relativi file di attivazione nelle directory
/sbin/rc2.d o /sbin/rc3.d.
Il modo corretto e' quello di inserire gli script in
/sbin/init.d/script
e porre in /sbin/rcX un link
con il nome corretto per la sequenza
di attivazione.
Gli script sono un poco diversi da quelli di tutti gli altri Unix.
Infatti, per una ragione "grafica", ogni script deve contenere
la gestione dei parametri start_msg e stop_msg
oltre ai soliti start stop status.
I parametri di boot e le configurazioni vengono poste nella
directory /etc/rc.config.d. Tra i molti altri sono
spesso utilizzati i file netconf hpbtlanconf nddconf
per la configurazione delle schede di rete.
Per effettuare l'installazione/aggiornamento di programmi si utilizza il comando di swinstall. Con swlist sono riportati tutti i filesets installati. Il comando riporta livelli di informazioni differenti (product, subproduct,fileset, file) e con la sintassi swlist -v -l file [PKG] riporta tutti i dettagli relativi al pacchetto indicato. Per controllare i pacchetti installati: swlist -i. Per controllare le patch caricate sul sistema: swinstall -p.
Sui sistemi HP un disco ha generalmente il nome /dev/hdisk55.
Le catene SCSI hanno nomi ragionevoli e sono facilmente ottenibili
con il comando ioscan (con ioscan -fkn si ottiene
un full listing, con i nomi degli special file associati con il solo
controllo delle strutture del kernel senza effettuare scansioni HW).
Per la gestione delle periferiche HW il comando utilizzato e'
rad. Con rad -q si ottiene la lista delle periferiche
viste dal sistema.
I parametri del kernel, i moduli opzionali, ... sono
definiti nel file /stand/system (o /etc/stand/system)
e vengono generalmente gestiti con SAM.
Alcuni modelli di macchine HP consentono di partizionare le risorse
ed installare sistemi differenti sullo stesso HW.
Con il Virtual Partitioning possono essere create piu' macchine virtuali
sullo stesso HW con risorse di CPU, Memoria, I/O, ... dedicate a ciascun
sistema.
Con il comando vparstatus -v si ottiene il dettaglio della
configurazione delle partizioni virtuali, le risoerse associate a
ciascun sistema, ...
Sui modelli di fascia piu' alta (eg. Superdome) e' disponibile
anche il Physical Partitioning. Con il Physical Partitioning
e' possibile creare piu' macchine
sullo stesso HW utilizzando la tecnica dei crossbar switch.
Con il comando parstatus si ottiene il dettaglio della
configurazione delle celle, l'HW presente e le connessioni abilitate.
A partire dalla versione 10 di HP e' possibile avere file di dimensione superiore a 2GB.
Per controllare la dimensione dell'area di swap: swapinfo -la.
Le patch possone essere scaricate da Internet dal sito
http://itrc.hp.com.
Per il debug di applicazioni o il problem solving sono disponibili
su HP molti SW comuni in ambiente unix
(eg. tusc (analogo del truss su SUN),
lsof, top, ndd, ...).
Alcuni sono SW di pubblico dominio e
debbono essere scaricati da Internet.
Specifico sull'ambiente HP ed ottimo dal punto di vista di
funzionalita' e facilita' di utilizzo e' Glance.
Il programma consente di controllare le prestazioni del sistema,
ma non solo, con un'interfaccia a caratteri (glance) o
X (gpm).
La gestione dei moduli caricati dinamicamente nel kernel
si effettua con kmadmin. Prima di poter essere caricato
nel kernel un modulo deve essere registrato con il comando
config.
I parametri del kernel vengono impostati nel file /stand/system.
Il tuning dei parametri del kernel si effettua con
kmtune o, naturalmente, da sam.
La configurazione dei moduli del kernel, che possono essere
caricati in modo statico o dinamico si effettua con
kmsystem.
Per la gestione delle periferiche in fibra (utilizzate generalemente per collegare il sistema ad una SAN) il comando e' fcmsutil
Per montare un CD-ROM il comando e': /usr/sbin/pfs_mount -t rrip -x unix /dev/dsk/c3t2d0 /SD_CDROM (debbono essere attivi i demoni, utilizzati anche dall'NFS rpc.lockd rpc.statd; inoltre, se non attivi, debbono essere lanciati i servizi RPC: nohup /usr/sbin/pfs_mountd & ;nohup /usr/sbin/pfsd & ).
L'elenco delle schede di rete si ottiene con il comando lanscan. Mentre la configurazione dei valori specifici si effettua con lanadmin.
insf effettua la creazione degli special files.
Per la gestione delle configurazioni del sistema operativo, i backup di sistema, ... e' spesso utilizzato ignite che contiene alcuni interessanti comandi quali make_recovery.
Con il comando model viene riportato il modello del sistema con maggior dettaglio che con il normale comando uname.
HP-UX offre un ambiente completo per il logging, il tracing e la formattazione del traffico di rete. Tutto potentissimo pero' un po' complicato. Ecco un semplice esempio:
nettl -start nettl -traceon pduin pduout -e BTLAN -file /tmp/trace_0 .... MONITORAGGIO IN CORSO.... nettl -stop netfmt /tmp/trace_0.TRC000 | more
L'attuale versione del sistema operativo e' la Release 11i. Il SO e' disponibile nella versione base ed in altri OE (Operating Enviroment), alcuni dei quali a pagamento. Tra gli altri:
L'introduzione dei processori Itanium oltre agli storici PA ha portato ad una maggior difficolta' nell'interpretare i numeri di versione del sistema operativo. Ecco un elenco con i dati principali delle versioni degli ultimi dieci anni (in italico quelli non piu' supportati):
Versione | Data | uname -r | Note |
10.10 | 02/96 | B.10.10 | |
10.20 | 08/96 | B.10.20 | |
10.30 | 08/97 | B.10.30 | |
11.00 | 11/97 | B.11.00 | |
11i v1 | 06/00 | B.11.11 | |
HP-UX 11i v1.5 | 06/01 | B.11.20 | Solo processori Itanium |
HP-UX 11i v1.6 | 06/02 | B.11.22 | Solo processori Itanium e Itanium2 |
HP-UX 11i v2 | 09/03 | B.11.23 | |
HP-UX 11i v3 | 02/07 | B.11.31 |
Generalmente i sistemi HP vengono forniti preinstallati. Tuttavia sono molti i casi in cui e' necessario un upgrade di versione di sistema operativo. Le scelte possibili sono due: Cold-install o Update.
Con l'installazione a freddo e' possibile scegliere se effettuare l'installazione da CD (o DVD) oppure se scaricare un'immagine del sistema operativo (Golden Image) da un Ignite-UX Server. I passi sucessivi sono analoghi a quelli per l'installazione di altri sistemi Unix.
Con l'update si utilizza il comando update-ux che effettua l'aggiornamento del sistema operativo.
Oltre al sito ufficiale http://www.hp.com e' assai utile il Sito di supporto ITRC
Testo: HP HP-UX
Data: 31 Aprile 1998
Versione: 1.0.14 - 19 Agosto 2007
Autore: mail@meo.bogliolo.name