Imposte e Tasse

Questa pagina cerca di riassumere in modo semplice le principali imposte e tasse presenti in Italia oggi... ma se fosse semplice non avrei dovuto scrivere questa pagina!

In questa pagina, dopo una breve introduzione vengono descritti i principali tributi e contributi ordinati per rilevanza (IRPEF, IVA, Contributi INPS, IRES, IRAP, IMU/TASI, ISOS, ...) e l'imposizione dovuta su alcuni eventi (vendita immobili, successioni, cessione quote, ...). Il paragrafo finale riporta un prospetto semplificativo che confronta la tassazione alle aziende in Italia con quella presente in Europa e negli Stati Uniti.

Per ragioni tecniche questo documento e' aggiornato il 1 Aprile.

Imposte e Tasse

Un minimo di terminologia di base e' necessaria... saltate questo capitolo se gia' la conoscete.

Cominciamo dalle Tasse: una tassa e' un pagamento dovuto allo Stato per ricevere un servizio; cosi' avviene anche per i Contributi. Infine le Imposte sono un pagamento dovuto allo Stato per... perche' e' cosi' e basta.

Gli importi e le percentuali vengono definiti per legge che tipicamente definiscono la base di calcolo (base imponibile) e l'aliquota che puo' essere fissa o a scaglioni. Sono diretti i tributi che colpiscono la ricchezza quando viene prodotta o percepita: Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), Imposta sul reddito delle società (IRES), Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), Imposta sostitutiva sui redditi da capitale (ISOS), Imposta municipale propria (IMU), ... Sono indiretti i tributi quelle che colpiscono la ricchezza quando viene trasferita: Imposta sul valore aggiunto (IVA), Contributi integrativi, Imposta di registro, Accise (benzina, elettricita', ...), Imposta ipotecaria, Imposta catastale, Imposta di bollo, Imposta sulle pubblicita', Imposta sulle successioni e donazioni, Imposta sulle assicurazioni, Imposta sul consumo e di fabbricazione, Imposta sugli intrattenimenti, ...

Per ciascun tributo vi sono specifici metodi di calcolo che si basano su base imponibile, per competenza/per cassa, esenzioni, detrazioni, deduzioni, ... Ma una volta definito l'importo anche dal punto di vista del pagamento vi sono diverse tempistiche e modalita': immediata, annuale, trimestrale, mensile, anticipi, acconti, rateizzazioni, ...; F24, F23, bollettino postale, cartella esattoriale, sostituto d'imposta, reverse charge, ...

Dal punto di vista di gettito fiscale [NdA 455.717 M€ erariali e 57.266 M€ territoriali nel 2017] i tributi piu' significativi sono (nell'ordine): IRPEF (36%), IVA (25%), IRES (7%), Accisa sulla benzina (5%), IRAP (5%), IMU/TASI (3%), Addizionale regionale (2%), ISOS (2%); dal punto di vista contributivo [NdA 203.595 M€] le percentuali piu' significative sono per INPS (92%) ed INAIL (3%):

Imposte tributarie erariali 2017 Imposte tributarie territoriali 2017 Imposte contributive 2017 Entrate 2017

(Fonte: MEF)

Ci sarebbero altri termini da descrivere: soggetto passivo, soggetto attivo; persone fisiche, persone giurifiche; reddito, patrimonio; proporzionale, progressivo, ... ma la maggioranza di queste parole sono entrate ormai nel vocabolario comune e quindi le considero conosciute (in pratica se le conosco io le conoscono tutti ;-)

IRPEF

L'IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) e' una delle imposte piu' importanti poiche' colpisce tutte le persone fisiche e fornisce circa un terzo del gettito fiscale italiano.

E' un'imposta diretta basata sul reddito e considera praticamente tutti i redditi (da lavoro dipendente, da lavoro autonomo, fondiari, ...) escludendo solo quelli per cui e' stata gia' corrisposta un'imposta sostitutiva (eg. cedolare secca sugli affitti, imposta sostitutiva ISOS, ...). Il calcolo e' progressivo sugli scaglioni di reddito (lordo) riportati in questa tabella:

RedditoAliquota
da 0 a 15.00023%
da 15.000 a 28.00027%
da 28.000 a 55.00038%
da 55.000 a 75.00041%
oltre 75.00043%

Sono oneri deducibili dalla base imponibile diverse spese: spese mediche, contributi previdenziali ed assistenziali, l'abitazione principale, ...

Ai dipendenti l'IRPEF viene immediatamente dedotta dallo stipendio dal datore di lavoro (sostituto d'imposta) che la deve immediatamente versare allo stato (tipicamente il 16 del mese successivo con un F24). A dicembre viene poi calcolato il saldo finale.
Molti lavoratori autonomi sono invece soggetti alla ritenuta d'acconto del 20%: anche questa deve essere direttamente all'erario tipicamente entro il 16 del mese successivo. In realta' la percentuale del 20% e' la piu' comune ma e' anche usato il 23% e la base imponibile varia a secondo del tipo di prestazione (dal 100%, per la maggior parte dei casi, al 20%).

Sulla stessa base dell'IRPEF si aggiungono le addizionali regionali e comunali. Ogni regione ed ogni comune ha facolta' di variarne gli importi ed eventuali esenzioni per fasce. Le addizionali regionali variano dal 0.9% al 1.4% mentre quelle comunali sono tipicamente pari allo 0.8% ma le variazioni sono moltissime [NdA l'elenco ufficiale viene aggiornato giornalmente e riportata le aliquote e le esenzioni per ogni comune].

IVA

L'IVA (imposta sul valore aggiunto) e' un'imposta indiretta applicata su ogni scambio di beni o servizi. La percentuale in vigore e' del 22% ma vi sono molti prodotti che utilizzano una percentuale ridotta: 10% (eg. acquisto immobili da imprese, alcuni prodotti alimentari), 5% (eg. prestazioni sociali o sanitarie di cooperative) e 4% (eg. generi di prima necessita', editoria). Dal punto di vista di gettito e' la seconda imposta e la prima tra quelle indirette.

L'IVA viene pagata acquistando un qualsiasi bene perche' e' contenuta nel prezzo finale. Le aziende versano all'erario ogni mese la differenza tra l'IVA delle vendite e quella degli acquisti escludendo gli acquisti con IVA indetraibile.
Gli acquisti o vendite con l'estero generalmente non sono imponibili IVA. All'estero prende tipicamente il nome di VAT che e' semplicemente l'acronimo della traduzione in inglese (Value Added Tax).

Le aziende versano l'IVA in corrispondenza all'emissione della fattura e non del pagamento da parte del cliente. Per chi riceve pagamenti in ritardo questo comporta un ulteriore problema finanziario.

Contributi (INPS)

I contributi agli enti previdenziale sono fondamentali anche perche' si tratta del costo piu' alto sostenuto dagli italiani... Tra i diversi enti previdenziali e' sicuramente l'INPS quello di maggior rilevanza perche' raccoglie la percentuale piu' elevata di contributi (oltre il 90%) ed eroga la pensione e la mutua alla maggioranza degli italiani.
Le aliquote dipendono da molteplici fattori (tipologia di attivita', tipologia azienda, ...) e prevedono una quota in carico all'azienda (eg. 27.63%) ed una quota in carico al dipendente (eg. 9.19%).
Di minore entita' sono i contributi devoluti per l'INAIL (eg. 0.5%) e per gli altri fondi obbligatori.

Importante e' anche la gestione separata, sempre gestita dall'INPS, che e' applicata ai lavoratori autonomi. In questo caso l'aliquota e' del 25.72% per i liberi professionisti (tutta a loro carico) e del 33.72% per i collaboratori (in carico al collaboratore per 1/3 ed al committente per 2/3).
Gli artigiani o commercianti hanno un'altra gestione con altre aliquote. Ad esempio: il 24% per gli artigiani ed il 24.09% per i commercianti (con una riduzione al 21% se hanno meno di 21 anni).

IRES

L'IRES (imposta sul reddito delle societa') viene calcolata sugli utili della societa' ed ha un'aliquota fissa del 24.0% sul bilancio da redarre nel 2018.

E' applicata alle societa' di capitali, alle societa' cooperative, alle assicurazioni, ...

IRAP

L'IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) viene calcolata sul fatturato della societa' o per essere piu' precisi sulla Produzione Netta ed ha un'aliquota del 3.9%.

Poiche' la base imponibile e' molto piu' alta dell'utile aziendale (ad esempio non sono dedotti i costi dei dipendenti) il gettito ottenuto e' vicino a quello dell'IRES nonostante l'aliquota piu' bassa.

ISOS

L'ISOS (imposta sostitutiva sui redditi da capitale) viene calcolata sui proventi finanziari (eg. dividendi o le plusvalenze di azioni, obbligazioni). L'aliquota e' del 26%, con l'eccezione delle obbligazioni in titoli di stato in cui l'aliquota e' del 12.5%.

Per la distribuzione degli utili delle societa' la tassazione e' differente nel caso in cui siano presenti quote qualificate come descritto nel sucessivo capitolo sulla cessione di quote.
In pratica, nei casi previsti, i dividendi percepiti vengono cumulati con gli altri redditi nella percentuale del 58,14% e vengono tassati con l'IRPEF [NdA sull'aliquota massima l'imposta risultante e' circa il 25%].

IMU

L'IMU (imposta municipale propria) viene calcolata sul valore degli immobili posseduti (ricavato mediante moltiplicatori sulla rendita catastale). L'abitazione principale e' esente. E' versata ai comuni in due rate (16 giugno e 16 dicembre) ma in realta' anche lo stato ne percepisce una parte per certe categorie di immobili.

Assieme all'IMU e' necessario ricordare anche la TASI (tributo per i servizi indivisibili), pagata sia dai proprietari che dagli utilizzatori, e la TARI (tassa sui rifiuti), pagata dai soli utilizzatori dell'immobile.

Imposta di registro

A dispetto del nome... l'imposta di registro a volte e' una tassa ed altre volte e' un'imposta. Quando un atto va registrato il contribuente versa una somma che se non dipende dal valore del bene/servizio risulta essere una tassa di registrazione altrimenti e' un'imposta di registrazione.
Gli atti che e' obbligatorio registrare sono molteplici: locazione ed affitto, vendita immobili, operazioni societarie, vendita auto/moto/imbarcazioni, ...
Per alcuni atti e' necessario rivolgersi ad un notaio (eg. vendita alloggio), altri atti vanno registrati a carico dei contraenti (eg. locazione), infine per alcuni atti la registrazione non e' obbligatoria ma facoltativa (eg. compromesso di vendita).

Le aliquote sono molto variabili e dipendono da molti fattori. Ad esempio nel caso di vendita di un immobile tra privati l'imposta di registro e' del 9% sul valore dell'atto (che deve essere congruo con il valore catastale) ma si riduce al 2% per la prima casa. L'imposta catastale ed ipotecaria, sempre in caso di vendita tra privati, sono fisse.
Nel caso di veicoli l'imposta si chiama IPT (imposta provinciale di trascrizione), va effettuata al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), gli importi sono definiti per legge ed ogni provincia puo' variarli fino ad un massimo del 30% (cosa che hanno fatto la maggioranza delle province).

Successione

Per la successione sono previste franchigie molto alte per i parenti piu' prossimi (eg. fino a 1.000.000 per coniuge e figli) ed aliquote crescenti: 4% (coniuge e figli), 6% (fratelli e le sorelle con franchigia e senza franchigia fino al 4o grado), 8% per tutti gli altri.

Per gli eventuali immobili vanno pagate le imposte come con una normale compravendita. Il valore catastale viene calcolato moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5%. L’imposta ipotecaria e' del 2%.

Cessione quote

La cessione di quote di una SPA o di una SRL comporta il pagamento di un'imposta se vi e' stata una plusvalenza. Al contrario se con la vendita vi e' stata una minusvalenza generalmente non si ha diritto ad alcuna detrazione.

La modalita' di pagamento e di calcolo dell'imposta dipende dal tipo di partecipazione se qualificata (percentuale di voto >2% o capitale >5% se quotate, voto >20% o capitale >25% se non quotate) o meno.

Se viene ceduta una partecipazione non qualificata e' tassata con imposta sostitutiva del 26%. L'imposta puo' essere versata dal contribuente compilando il quadro RT del modello Unico (IRPEF) oppure dalla Sim che gestisce il portafoglio di azioni.

Se viene ceduta una partecipazione qualificata e' tassata per il 58,14% sommandosi agli altri redditi dell'IRPEF (quindi il 25% circa applicando lo scaglione massimo) [NdA la percentuale precente era il 49,72% ed e' stata aumentata in seguito alla riduzione dell'IRES dal 27,5% al 24%].

Nella legge finanziaria 2018 e' prevista la possibilita' di rivalutazione delle quote societarie con il pagamento di un'imposta sostitutiva dell' 8% [NdA scadenza 2 luglio 2018]. L'applicazione di questa norma puo' portare ad un significativo vantaggio fiscale nella cessione delle quote.

Regimi fiscali 2018

Questo capitolo dovrebbe intitolarsi IRI (Imposta sul Reddito Imprenditoriale), ma e' necessaria una premessa sui nuovi regimi fiscali del 2018 introdotti dal governo Renzi con la legge delega.

I regimi precedenti: Regime ordinario (disciplinato dall'art. 13 e ss. del d.P.R. n, 600/1973), Regime semplificato per le imprese minori, Regime agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo (chiamato forfettario), Regime dei contribuenti minimi (disciplinato dall'art. 1, commi da 96 a 117,1. n. 244/2007 e chiamato forfettone), Regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilita' (nuovo regime dei "minimi") sono sostituiti dal 2018 con:

L'aliquota unica prevista per il regime forfettario e' il 15% (in precedenza era il 5%). La tassazione redditi di impresa e da lavoro autonomo e' prevista con la nuova IRI ma tale norma non e' ancora stata attuata...

Tasse sulle aziende: in Italia e nel mondo

Poiche' abbiamo visto i principali tributi sostenuti dalle aziende e' ora significativo il confronto tra le tassazioni presenti negli altri stati. Sopratutto per quanto riguarda le aziende. Infatti gli individui hanno forti legami con il territorio mentre una multinazionale che vuole aprire un filiale in europa deve solo scegliere il paese migliore.

L'aliquota legale per le aziende in Italia, composta dalle imposte sul reddito, e' del 31.4% (IRES+IRAP) ma in realta' l'onere fiscale totale e' molto piu' alto. Quest'anno c'e' stato un miglioramento, anche se meno forte di quanto riportato in questi prospetti:

Tasse imprese in Europa - Prospetto completo 2016 Tasse imprese in Europa - Prospetto completo 2017

(Fonte: PriceWaterhouseCoopers)

In realta' la riduzione cosi' marcata del costo del lavoro e' relativa solo alle nuove assunzioni...

Bilancio

Parlare di imposte e tasse e' solo un aspetto, forse il piu' antipatico, del piu' completo Bilancio dello Stato (che il MEF pubblica ogni anno).

Le imposte e le tasse costituiscono la parte piu' significativa delle Entrate del Bilancio dello stato.
Nel 2017, per cassa, le entrate tributarie sono state 463.051 M€ ed il totale delle entate e' stato 523.170 M€.
Le spese correnti sono state 502.616 M€ ma a queste vanno aggiunte le spese in conto capitale 43.932 M€ e gli interessi 79.209 M€ per un totale di 625.757 M€. Il disavanzo... e' coperto con il debito.

Una lettura analoga e' possibile per competenza ed il bilancio di previsione triennale e' in netto miglioramento. Ma prevede entrate in crescita e spese in diminuzione: non e' sempre cosi' semplice...

Varie ed eventuali

L'argomento trattato in questo documento e' molto complesso e non lo conosco: perdonerete eventuali errori ed imprecisioni.

Nella redazione del documento e' stato scelto di riferirsi al solo anno corrente. I cambiamenti effettuati ogni anno sono notevoli, tipicamente vengono indicati dalla legge finanziaria che e' approvata entro la fine dell'anno e chiarita dalle disposizioni operative dei mesi seguenti. Per questo la data di riferimento e' il 1 Aprile... 2018 e non e' uno scherzo!
Ad esempio l'IRES da versare nel 2017 e' il 27.5% ma la legge finanziaria ha gia' stabilito che per gli utili ottenuti nel 2017 da considerare nel calcolo delle tasse del 2018 sara' del 24%... nel documento e' stata riportata una sola aliquota: quella che si versa nel 2018! Naturalmente nel documento dello scorso anno era riportata l'aliquota dal 27.5%.

Questo documento e' obsoleto... fate riferimento alla nuova versione!


Titolo: Imposte e Tasse
Livello: Base (1/5)
Data: 1 Aprile 2017
Versione: 1.0.2 - 1 Aprile 2018
Autore: mail [AT] meo.bogliolo.name