Oracle Cloud
consente di utilizzare l'ampia gamma dei prodotti Oracle
in modalita' on Demand ovvero attivando e pagando i servizi solo quando necessario.
Questo articolo descrive in dettaglio l'attivazione pratica di
un servizio Database su Oracle Cloud.
Utilizzare Oracle Cloud e' il modo piu' facile per attivare in tempi brevissimi un'infrastruttura
composta da prodotti Oracle.
Un ulteriore vantaggio e' la certezza che l'installazione
venga implementata seguendo secondo le best pratice di ogni componente.
Il precedente articolo su Oracle Cloud ha descritto gia' l'attivazione dei servizi e l'utilizzo del portale My Account per il controllo dell'uso e dei costi.
Questo documento e' organizzato nei seguenti capitoli:
Portale My Services,
Creazione servizio database,
Utilizzo,
Architettura,
...
La versione di riferimento utilizzata in questo documento e' quella piu' recente di Oracle Cloud [NdE 2Q 2015].
Una volta acquistato ed attivato Oracle Cloud sono necessari solo alcuni semplici passi sul portale Oracle CLOUD My Services per attivare un servizio. Tutti i passi sono guidati ed utilizzano semplici wizard.
Il portale Oracle CLOUD My Services e' semplice da utilizzare anche se richiede una base di competenze tecniche sul tipo di servizi attivati. Per creare un'istanza Oracle bisogna definire versione, edition, sizing, ... Questo si puo' fare correttemente solo se si conoscono le differenze tra le varie scelte proposte dai wizard di configurazione dei servizi.
L'accesso avviene sull'URL: https://dbaas.oraclecloud.com/ [NdE Attenzione: si tratta di un portale diverso da quello CLOUD My Account] ed e' necessario indicare il dominio utilizzando l'utenza ricevuta via email: Un URL diretto ai servizi e' quello ricevuto nella mail di conferma del servizio, ma e' diverso per ogni cliente. Effettuato il login viene presentata la pagina iniziale:
Sono presenti 3 tab:
Vediamo ora in pratica la creazione di un servizio database che si effettua dalla dashboard.
Dal portale My Services si accede alla dashboard. Sono riportate le tipologie di servizi acquistati ed i relativi dettagli. Naturalmente quello che ci interessa sono i Database Cloud Service. Per creare un nuovo database basta premere il bottone Create service: La prima pagina del wizard di creazione del database fa due domande molto importanti.
Il Service Level indica il grado di gestione del database e di flessibilita'
nella configurazione. Con la prima scelta viene creata automaticamente
un'istanza con i parametri indicati nel wizard e possono essere utilizzati tutti
i tool di cloud per la gestione (eg. backup). Scegliendo invece la Virtual Image
non viene creata alcuna instanza che deve essere installata manualmente dal DBA,
che puo' configurarla a proprio piacimento.
Si tratta di scelte molto differenti dal punto di vista di gestione:
la prima scelta e' adatta per automatizzare completamente la gestione del DB.
La seconda scelta e' invece da utilizzare quando sono necessarie personalizzazioni
specifiche dell'istanza e richiede le attivita' di un DBA per la gestione.
Un'ultima differenza: il costo OCPU delle Virtual Image e' inferiore
in modo significativo [NdE -40%].
La Billing Frequency invece fa riferimento alla modalita' di calcolo del costo dell'istanza. E' possibile effettuare il conteggio dell'uso del servizio su base oraria o mensile. Si tratta di scelte differenti dal punto di vista dei costi. Infatti il costo orario e' maggiore rispetto a quello calcolato su base mensile [NdE indicativamente +20%]. Il billing orario e' conveniente per tutte le attivita' di test e quando e' possibile disattivare le istanze per diversi giorni in un mese. Se un'istanza deve essere sempre attiva il billing mesile risulta invece piu' conveniente. E' ora necessario scegliere la release del database. La scelta dipende principalmente da esigenze applicative, anche se e' tipicamente consigliabile utilizzare l'ultima release. Naturalmente sono disponibili solo le release piu' recenti e supportate di Oracle RDBMS: A seconda della release scelta vi sono possibilita' diverse sull'Edition. La scelta dell'Edition e' molto importante sia dal punto di vista funzionale che di costo. La differenza delle OCPU tra una Standard Edition One ed un Enterprise Edition-Extreme Performance e' di un ordine di grandezza [NdE anche se ad essere pignoli il confronto non si puo' effettuare].
Nelle installazioni on Premise il listino di Oracle permette di scegliere l'Edition e, se si utilizza l'Enterprise Edition [NdE che e' la scelta piu' diffusa per la sua completezza], permette di scegliere singolarmente le database Option che si desiderano. Nella soluzione in cloud non e' possibile scegliere singolarmente ogni Option e sono state individuate quattro tipologie di Edition tra cui scegliere:
La sucessiva pagina del wizard richiede i dettagli per la configurazione dell'istanza. I parametri di dettaglio da impostare dipendono dalle scelte precedenti... diamo quindi una descrizione sommaria dei parametri piu' indicativi. Un primo suggerimento e' quello di adottare uno stanza di nomenclatura dei servizi che ne consenta una facile individuazione. Un fattore molto importante per le prestazioni [NdE ed ovviamente per i costi] e' il Compute shape che permette di indicare quante OCPU/Memoria vengono associate al servizio. Altro elemento importante e' lo spazio che va indicato come GB utilizzabili, il calcolo dell'effettiva dimensione dei file system necessari e' effettuato dal wizard. Se e' stato scelto il Cloud Service Level e' anche possibile indicare la destinazione dei backup. Da ultimo, ma non ultimo come importanza, e' il file di VM public key che consente l'accesso alla VM (la chiave si genera facilmente su un qualsiasi unix con il comando ssh-keygen che pone nella directory .ssh la coppia di chiavi pubblica/privata): Molto piu' limitate sono le parametrizzazioni nel caso di installazione VI (Virtual Image): Nell'ultima videata vengono riassunti i parametri impostati e viene conferamata la creazione del servizio. L'attivazione del DB as a Service richiede ora un tempo variabile [NdE ad esempio 30 minuti]. Terminate le attivita' l'istanza di DBaaS e' gestibile facilmente dal portale. Da notare l'indicazione dell'IP pubblico fondamentale per utilizzare il sistema ed il DB:
Una volta attivo il servizio... non si raggiunge!
E' una battuta: per evidenti ragioni di sicurezza l'unico accesso disponibile
e' via SSH con la chiave definita durante la creazione verso l'IP pubblico del servizio.
Per le successive abilitazioni e' sufficiente autorizzare le chiavi degli altri utenti/sistemi.
Mentre per l'accesso e' possibile percorrere due strade alternative:
autorizzare le porte desiderate (eg. 1521) o utilizzare un tunnel SSH.
Per abilitare l'accesso basta configurare le politiche desiderate sul portale,
e' facile:
sono gia' state create ma non abilitate durante la configurazione del servizio
[NdA e probabilmente lo descriveremo in un prossimo articolo].
Mentre per creare un tunnel basta un'opzione dell'SSH:
ssh -L 1521:129.152.XXX.XXX:1521 oracle@129.152.XXX.XXX
Una volta impostati gli accessi l'utilizzo e' del tutto analogo a quello di un sistema
e di un database raggiungibili in rete: per ogni servizio e' infatti disponibile un
IP pubblico da utilizzare per raggiungere il sistema.
Dal punto di vista di sistema operativo le utenze definite sono due: oracle ed opc.
L'utenza oracle e' quella di installazione del DB e consente il lancio di tutti i tool Oracle.
L'utenza opc puo' effettuare il sudo sull'utenza root (non accessibile direttamente in SSH)
ed e' quindi utilizzata per tutte le attivita' amministrative sul sistema operativo.
Ecco un qualche semplice esempio di utilizzo (oracle):
E come amministratore (opc):
L'utilizzo del DB con tool o in client/server non presenta nessuna differenza rispetto ad un altro database, se non per l'accesso attraverso la rete.
Il titolo e' un poco fuorviante... non vogliamo descrivere in questo capitolo descrivere l'architettura dell'RDBMS Oracle (gia' descritta in altri documenti) o quella dei servizi in Cloud (che e' gestita nella Farm di Oracle e quindi teoricamente non possiamo conoscere)! Ci sono pero' alcuni aspetti di architettura che riteniamo importante riportare.
Tutti i servizi di database sono ospitati su sistemi Linux e, per essere precisi,
su OEL 6.4.
I sistemi ospite sono macchine virtuali con una configurazione standard:
il file system /u01, pacchetti di sistema, prerequisiti, ...
La dimensione dei file system viene calcolata per rendere disponibile
lo spazio utilizzabile richiesto in fase di creazione del servizio.
Il numero di CPU assegnate alla VM corrisponde al numero di OPC acquistate.
Dal punto di vista di processi ed attivita' di sistema quanto presente
corrisponde alle best pratice di installazione/configurazione dell'RDBMS Oracle
e dei suoi componenti.
Viene utilizzata la porta 1521 per il database, la porta 5500 per l'Enterprise manager, ...
L'accesso come utente root alle VM che ospitano i database consente di
raccogliere un insieme molto elevato di informazioni sulla piattaforma.
Quando si acquista un servizio in Cloud le caratteristiche tecniche degli ambienti
non sono fisse ed il provider puo' cambiarle per fare evolvere tecnologicamente la
propria Farm.
Quindi il contenuto di questo ultimo paragrafo non e' assolutamente affidabile
ma abbiamo preferito riportarlo lo stesso poiche', a nostro avviso, interessante!
Le VM sono Oracle Enterprise Linux (OEL 6.4),
configurate come guest Xen paravirtualizzati (PVM: la scelta piu' efficiente),
ospitate su OVM 3.3.
Le CPU fisiche sono Intel(R) Xeon(R) CPU E5-2690 a 2.90GHz.
Si tratta degli stessi processori utilizzati su ODA (X3-2);
a mio avviso un'ottima scelta che avvantaggia il cliente:
altri processori dispongono di piu' core ma con un clock inferiore.
La latenza? Per un utilizzo in cloud e' molto importante e va valutata con
attenzione l'architettura. Da questo punto e' molto importante la possibilita'
di utilizzare l'infrastruttura Oracle Cloud per implementare l'intera piattaforma
applicativa con evidenti vantaggi prestazionali.
In ogni caso controlliamo (stiamo provando da un continente diverso):
My traceroute [v0.86] Packets Pings Host Loss% Snt Last Avg Best Wrst StDev 1. 192.168.1.254 0.0% 39 1.8 114.7 1.7 2457. 446.5 ... 20. border2.te8-1-bbnet2.chg004.pnap.net 0.0% 38 146.1 189.4 120.0 1794. 284.1 21. oraclebol-7.border2.chg004.pnap.net 2.6% 38 134.2 198.0 132.2 1761. 279.3 22. inet-160-34-15-52.us2.cloud.oracle.com 0.0% 38 157.6 194.9 132.2 1722. 267.4 ... 26. oc-129-152-XXX-XXX.compute.oraclecloud.com 0.0% 38 133.4 249.5 132.6 2629. 461.7Ulteriori dettagli? Ecco una statistica di sistema ed una statistica DB!
Titolo: Oracle Cloud - Servizio Database
Livello: Avanzato
Data: 14 Luglio 2015
Versione: 1.0.1 -
24 Agosto 2015
Autore: mail [AT] meo.bogliolo.name