Perche' si legge un bilancio?
Per tanti buoni motivi!
Perche' si tratta dell'azienda per cui lavorate e volete
sapere se gli affari stanno andando bene o rischiate il posto.
Perche' la societa' e' vostra e volete capire
se state guadagnando oppure no (e come).
Perche' volete comprare un'azienda o le sue azioni.
Perche' avete delle stock option e volte sapere di cosa diverrete soci.
Perche' avete un nuovo cliente e volete capire se vi paghera'.
Perche' qualunque cosa vi capiti in mano volete leggerla...
Insomma ci sono tante buone ragioni per leggere un bilancio.
Una premessa: leggere i bilanci non e' il mio mestiere. Nonostante questo in questo documento spiego come si fa! Qual e' il vantaggio? Anche se non siete commercialisti o laureati in economia potete leggere lo stesso questo documento perche' scritto in modo forse non troppo preciso ma certamente in modo semplice. Al massimo non avrete imparato nulla di nuovo!
Quando si legge un bilancio si possono adottare diversi punti di vista. Il bilancio infatti rispecchia, o almeno dovrebbe rispecchiare, l'andamento di una societa' in tutti i suoi aspetti:
Economico: Una mia vecchia zia diceva sempre che bisogna spendere meno di quello che si guadagna! Il punto di vista economico e' proprio questo. Per ogni attivita' bisogna sapere come e quanto si spende e si guadagna.
Fiscale: Il fisco ha delle idee sempre molto
curiose su quello che sono le spese, i guadagni e le tasse da far pagare ad un'azienda.
Infatti non tutte le spese sono spese deducibili (multe, diverse imposte e
tasse, parcentuali di spese telefoniche, auto, ...). Il problema con il fisco e' quello
che, in ogni caso, ha sempre ragione lui!
Anche la visione contributiva (in poche parole gli stipendi e tutti gli annessi
e connessi) ha le sue curiosita'!
Finaziario: Vi sono diversi modi di "avere
dei soldi". Possono essere in cassa, in banca, investiti in obbligazioni ed
azioni. Possono essere investiti in beni aziendali. Oppure possono
essere in tasca ai clienti: in questo caso si chiamano crediti. La liquidita'
di un'azienda e' data dalla somma di tutti gli importi immediatamente disponibili.
Ugualmente si possono "non avere soldi" in diversi modi... Mentre "avere soldi"
di solito rende poco, "non avere soldi" di solito costa! Per questo l'aspetto
finanziario e' importante.
Civilistico: Il codice civile prescrive in
che modo il bilancio deve essere redatto. Le norme sono soprattutto in difesa
di terzi in modo che, leggendo il bilancio, possano esattamente verificare
lo "stato di salute" di una societa'.
Industriale: Quindi relativo alla capacita'
produttiva dell'azienda. Per individuare le diverse componenti spesso si
utilizzano centri di costo specifici per ogni funzione aziendale e
le diverse attivita' produttive sono monitorate con specifiche
commesse.
Questi punti di vista sono chiaramente distinti
e non sono neanche tutti quelli possibili (eg. Green Economy).
Un bilancio chiaro dal punto di vista finanziario puo' non contenere elementi utili
dal punto di vista industriale.
Anche i risultati possono essere differenti
a seconda del tipo di visione che si adotta.
Un bilancio ottimo dal punto di vista economico
puo' presentare invece problemi dal punto
di vista finanziario.
In realta' un solo bilancio non e' adatto a mostrare in modo
chiaro tutti gli aspetti di un'azienda. Pertanto sui bilanci si fanno
riclassificazioni (che uniscono o dividono le diverse voci con logiche
differenti) oppure si utilizzano indici (che sono dei calcoli tra le voci
di bilancio). Spesso anche questo non e' sufficiente ed e' necessaria una
contabilita' differente (eg. contabilita' industriale) per raccogliere
dall'origine tutti i dati di interesse.
E' inoltre utile analizzare un bilancio confrontandone il risultato con
gli esercizi precedenti (l'anno precedente deve essere riportato a fianco) e
con quello di aziende analoghe che operano nello stesso settore.
Oltre ai bilanci delle singole societa', i gruppi di aziende debbono preparare bilanci consolidati che danno la visione d'insieme di tutto il gruppo. In tali bilanci le fatturazioni occorse tra societa' del gruppo (intragruppo) non vengono evidenziate dal bilancio, mentre risultano le attivita' svolte verso l'esterno come se si trattasse di un'unica grande azienda.
In ogni caso in questo documento ci limiteremo al caso semplice di un bilancio conforme alle norme del codice civile. Questo e' comunque il bilancio che in Italia, e con poche differenze in tutti i paesi CEE, le aziende debbono depositare e rendere pubblico.
Il bilancio, secondo le piu' recenti leggi che hanno recepito le norme CEE, e' composto dal bilancio in senso stretto e dalla nota integrativa.
Il bilancio contiene solo numeri. Quanto si e' speso e per cosa, quanto valgono
le cose che si posseggono, il tutto raggruppato per voci e seguendo un ordine stabilito.
La prima parte del bilancio e' costituita dallo Stato Partimoniale,
la seconda dal Conto Economico.
Lo stato patrimoniale descrive come e' costituito il
patrimonio dell'azienda.
Il conto economico descrive i costi ed i ricavi dell'azienda.
La nota integrativa e' invece un documento che descrive il contenuto del bilancio indicando quali scelte sono state fatte nella sua redazione e descrivendo in maggior dettaglio le varie voci (eg. quali criteri sono statti scelti nella valutazione dei crediti, del magazzino, ...) e spezzandone alcune (eg. costi per servizi). Oltre a descrivere i criteri contabili seguiti nella redazione del bilancio spesso, ma non sempre, la nota integrativa entra nel merito del business aziendale riportando strategie ed trend... in qusto caso la sua lettura e' molto utile.
Lo stato patrimoniale descrive effettivamente come e' costituito il
patrimonio dell'azienda.
Lo stato patrimoniale e' diviso in due parti: la parte attiva e quella passiva.
Lo stato patrimoniale nella parte attiva e' composto da elementi reali e tangibili
quali uno stabile, un fabbricato industriale, una qualsiasi macchina (eg. un
tornio, un computer). Quindi dai depositi in banca o nelle casse sociali.
Ma anche da elementi, ugualmente reali ma piu' difficili da toccare con mano, quali una licenza
software o un credito.
Ovviamente nella parte passiva troveremo i debiti. Ma troviamo anche altri
due elementi interessanti: il capitale e l'utile d'esercizio.
Il capitale corrisponde inizialmente a quanto i soci hanno versato per costituire
la societa'. L'utile che viene generato ogni anno (almeno si spera!) puo' essere
distribuito tra i soci oppure andare ad incrementare il capitale (in tutte le sue
forme come le riserve).
Magicamente l'attivo ed il passivo dello stato patrimoniale corrispondono
esattamente. In realta' non c'e' nessuna magia: e' l'utile d'esercizio che
bilancia le cose. Se un'azienda riesce a comprare nuove macchine, disporre di depositi
maggiori nelle banche, vantare maggiori crediti verso i propri clienti
allora accrescera' la parte attiva e di converso crescera' l'utile.
Oppure, se gli elementi positivi diminuiscono, l'utile scendera' fino a zero
per poi diventare una perdita.
Il conto economico descrive l'andamento dell'azienda riportando
tutti i ricavi ottenuti ed i costi sostenuti.
Secondo la normativa e' impostato in modo scalare.
Prima viene riportato il valore della produzione,
quindi i costi di produzione.
E' cosi' immediatamente
possibile valutare la differenza tra valore e costi di produzione.
Il dettaglio delle voci dei ricavi e dei costi richiesto
dalla normativa non e' cosi' elevato. Cosi' e' possibile che
si tratti di cifre grandi e poco indicative. Tuttavia possono
essere dettagliate meglio dai contabili sia nel bilancio stesso
che nella nota integrativa.
Quindi vengono le voci relative proventi ed oneri non inerenti
la produzione. Ad esempio gli oneri finanziari quali gli interessi pagati alle banche.
Oppure eventi straordinari quali la vittoria ad una lotteria!
Il risultato dato da queste variazioni porta all'utile prima delle imposte.
Quindi operate tutte le variazioni di origine fiscale, tra cui il
pagamento delle imposte, si ottiene la voce finale: l'utile (o perdita)
d'esercizio. Naturalmente l'utile del conto economico corrisponde
esattamente all'utile dello stato patrimoniale...
Nel seguito sono riportate le principali voci di un bilancio. Per l'elenco completo seguite questo link.
STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti B) Immobilizzazioni I Immobilizzazioni immateriali II Immobilizzazioni materiali III Immobilizzazioni finanziarie C) Attivo circolante I Rimanenze II Crediti III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni IV Disponibilita' liquide 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) danaro e valori in cassa D) Ratei e risconti PASSIVO A) Patrimonio netto I Capitale II-VII Riserve VIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdite) dell'esercizio B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti E) Ratei e risconti CONTI D'ORDINE CONTO ECONOMICO A) Valore della produzione 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi B) Costi della produzione 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale 10) ammortamenti e svalutazioni 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) accantonamenti per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costi della produzione (A-B) C) Proventi e oneri finanziari 15) proventi da partecipazioni 16) altri proventi finanziari 17) interessi e altri oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attivita' finanziaria 18) rivalutazioni 19) svalutazioni E) Proventi e oneri straordinari 20) proventi 21) oneri Risultato prima delle imposte (A-B+-C+-D+-E) 22) imposte sul reddito dell'esercizio 23) (risultato dell`esercizio) 24) (rettifiche di valore operate esclusivamente in applicazione di norme tributarie) 25) (accantonamenti operati esclusivamente in applicazione di norme tributarie) 26) utile (perdita) dell'esercizio
Poiche' non ho voglia di scrivere troppo, per ogni voce descritta nel seguito ripetero' solo
una sigla. Per esempio CE-26 e' la voce 26 del Conto Economico corrispondente a utile
(perdita) dell'esercizio.
Mentre AT-C-IV-1 e' la voce dell'Attivo dello Stato Patrimoniale,
C Attivo circolante, IV Disponibilita' liquide, 1 Depositi bancari e postali.
Infine PA-D sono i Debiti contenute nella sezione Passivo dello Stato Patrimoniale.
Bene ora possiamo leggere il bilancio!
Societa' ed anno di riferimento fanno parte dell'intestazione ed ovviamente
sono fondamentali. Non staremo per caso controllando un bilancio troppo vecchio?!
Per leggere i numeri iniziamo dal fondo: c'e' la voce piu' importante.
Nel conto economico la voce CE-26: l'utile (o perdita) dell'esercizio.
E' banale, se l'utile e' alto la societa' ha guadagnato molto!
Se il valore e' negativo la societa' ha perso.
Attenzione i valori negativi vengono generalmente messi tra parentesi anziche' utilizzare
il segno "-".
Ma quanto ha lavorato l'azienda? Questo ce lo dice il valore
della produzione CE-A.
Ed in particolare la voce CE-A-1 per i ricavi delle vendite,
che indica quello che l'azienda ha fatturato ai clienti.
Le altre voci si riferiscono ad attivita' che sono ancora in corso.
Quindi si puo' passare a vedere quali sono i costi che l'azienda ha
sostenuto: CE-B-6..14.
La differenza tra CE-A Ricavi e CE-B Costi e' molto indicativa: dice se
l'azienda ha un buon andamento economico. Certo senza considerare
il costo finanziario (quindi dagli interessi che le banche richiedono)
o le imposte dovute al fisco, ma comunque il valore e' molto importante.
Il patrimonio netto, che e' la rappresentazione numerica della dimensione
dell'azienda, e' dato dal capitale (PA-A-I), dalle riserve (PA-A-II..VII)
e dagli utili (PA-A-VIII,IX).
Capitale e riserve sono detti anche mezzi propri e sono un
importante elemento di valutazione di un'azienda (per esempio
da parte un'istituto bancario per la concessione di una linea di credito).
Un altro aspetto importante e' la liquidita',
ovvero quanti soldi ci sono nelle casse.
La liquidita' e' indicata dalla voce AT-C-IV.
Quando la liquidita' e' bassa un'azienda ha problema nel
gestire i pagamenti necessari per le diverse attivita',
anche se si tratta di un'azienda ottima dal punto di vista economico o finanziario.
Da questo punto di vista e' importante controllare anche i crediti AT-C-II-1, ...
ed i debiti PA-D-6.
Per vedere qualche elemento in piu' dal bilancio e' utile
fare qualche somma e qualche rapporto tra le diverse voci.
La riclassificazione e gli indici di bilancio sono semplicemente
questo: fare qualche somma e qualche divisione!
Molto importanti nelle valutazioni sono i valori dell'EBITDA e dell'EBIT.
La redditivita' netta e' data dal rapporto tra Utile CE-26 e Ricavi CE-A.
L'indice di liquidita' e' dato dal rapporto tra la somma della liquidita' ed i crediti con
i debiti ( (AT-C-IV + AT-C-II) / PA-D) ).
Il tempo medio dei pagamenti da parte dei clienti
e' dato dal rapporto tra i ricavi delle
vendite ed i crediti da cliente
( CE-A-1 * 365 / AT-C-II-1 ).
Con questa formula il valore ottenuto e' in giorni ed e' significativo
con una distribuzione uniforme della fatturazione. E' chiaro che se i
tempi sono lunghi vuole dire che l'azienda sta finanziando i
propri clienti.
Se a tutto questo aggiungete qualche altra informazione, come il numero
dei dipendenti nel tempo (che si legge dalla nota integrativa),
potete anche calcolare: la redditivita' per risorsa,
il costo medio dei dipendenti, il turnover...
Ma stiamo andando troppo oltre, basta cosi!
Se non vi siete ancora stufati e non riuscite proprio
ad addormentarvi puo' essere utile leggere qualcosa sulle
Societa' per Azioni e sulle
Societa' a Responsabilita' Limitata.
Non sempre un utile basso indica che la societa', nel suo
complesso, non stia guadagnando.
Nelle aziende di limitate dimensioni, quando i soci sono anche
amministratori, puo' essere preferito, per via di una tassazione inferiore,
mantenere l'utile basso
ma aumentare i compensi agli amministratori (nella voce CE-B-7).
Di converso la presenza di un utile non e' garanzia della redditivita'
di un'azienda. Debbono essere valutate con attenzione le rimanenze,
il magazzino e gli incrementi delle immobilizzazioni che sono elementi
che possono dare adito ad intepretazioni ed aumentano il valore
della produzione (CE-A-2, CE-A-4).
Ma come si fanno a valutare tali valori?
A volte basta controllare dati di bilancio
dell'anno precedente, altre volte e' necessario consultare la nota
integrativa. Questo e' comunque un lavoro da societa' di revisione
o da sindaci (non quelli dei comuni, quelli che controllano i bilanci!).
In questo modo si ottengono valori facilmente confrontabili tra
esercizi di anni diversi e tra aziende che operano nello stesso settore.
L'EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization)
e' il margine operativo lordo.
L'EBITDA e' un importante indicatore di redditivita' che evidenzia il reddito di un'azienda
basato solo sulla sua gestione operativa;
spesso e' piu' significativo dell'utile nella valutazione dell'andamento di un'azienda.
L'EBIT (Earnings Before Interests and Taxes) e' il reddito operativo aziendale
ovvero il risultato aziendale prima delle imposte e degli oneri finanziari.
Viene calcolato come EBIT = MON+PGA-OCA+PFIN
(margine operativo netto + proventi delle gestioni accessorie
- oneri delle gestioni accessorie + proventi della gestione finanziaria attiva).
Altro indicatore molto utilizzato e' la PFN (Posizione Finanziaria Netta)
che esprime un giudizio sul livello complessivo dellĠindebitamento dell'azienda.
Il calcolo comprende le Disponibilit liquide
+Crediti finanziari a breve-Debiti finanziari a breve
per ottenere la PFN di breve termine ed a questa aggiunge
+Crediti finanziari a medio/lungo-Debiti finanziari a medio/lungo
per la PFN complessiva.
Il ROE (Return on Equity) e' dato dal rapporto tra l'utile netto ed i mezzi propri.
Il ROI (Return on Investment) e' dato dal rapporto tra il reddito operativo e gli
investimenti collegati.
L'indebitamento e' dato dal rapporto tra le disponibilita' liquide ed i debiti
verso le banche
( AT-C-IV / PA-D-3) ).
Si puo' utilizzare una formula analoga per controllare
quanto l'azienda si finanzi sui propri fornitori (vanno pero' spezzati
in modo opportuno i valori delle voci CE-B-6..8).
Data: 30 Agosto 1999
Versione: 1.2.4 - 29 Febbraio 2022
Autore: mail@meo.bogliolo.name