Questa pagina cerca di riportare in modo semplice ma preciso una serie di termini relativi al fantastico mondo della finanza verde.
In questa pagina, dopo una breve introduzione vengono descritti i principali termini e concetti ordinati, o meglio, disordinati per mia personale preferenza: Finanza Etica, ESG, Societa' Benefit, SFDR, Economia circolare e strumenti, rating legalita', Etimo, Parole, parole, parole, ...
La Finanza Etica (FE) e' una nozione abbastanza generica che indica che si effettuano scelte economiche non basate unicamente sul profitto.
All'interno della Finanza Etica trova un posto rilevante la Finanza Sostenibile (FS) che applica il concetto di sviluppo sostenibile all'attivita' finanziaria. In pratica si tratta di applicare un uso razionale delle risorse in modo da non compromettere la possibilita' continuare a produrre valore nel tempo. La finanza sostenibile si pone l'obiettivo di creare valore nel lungo periodo, senza che si superino le capacita' del sistema ambientale, ottenendo risultati utili alla societa' in generale, oltre che un plusvalore economico.
Un modo per applicare la sostenibilita' alla nostra attivita' finanziaria e' quella di praticare l'investimento responsabile (IR o SRI: Social Responsible Investments) acquistando obbligazioni verdi o quote di fondi d'investimento etici.
L’International Capital Market Association (ICMA) ha stilato i principi per le obbligazioni verdi (Green Bond Principles o GBP). In Italia il "Testo unico bancario" e' stato arricchito con l’articolo 111-bis, che disciplina "Gli operatori di finanza etica e sostenibile" [NdA 20216].
Nei prossimi anni e' prevista una crescita forte sui mercati delle azioni e delle obbligazioni green (GB: Green Bond) a vantaggio delle aziende con progetti green, social e sustainability (GSS). Ma oltre all'acquisto diretto di azioni o di obbligazioni e' possibile e, per gli investitori con meno disponibilita', assolutamente piu' diffuso l'accesso a di fondi comuni di investimento.
I fondi comuni d’investimento etici applicano:
Ma la valutazione dell'effettiva sostenibilita' di un'azienda non e' cosi' semplice ed ecco perche' sono importanti i criteri ESG.
ESG e' una sigla recente ma di cui si sente molto parlare.
E' l'acronimo di Enviromental, Social e Governance che sono i tre criteri di valutazione utilizzati per valutare le imprese sostenibili. L'idea di base e' che un investimento non deve essere solo rivolto ad un utile ma e' meglio sia diretto ad aziende che ottengono un utile sostenibile. Questo non necessarimente comporta un utile minore, a parita' di altri fattori, ... ma sicuramente il rischio sara' minore. Valutare pero' quali solo le imprese sostenibili non e' semplice ed ecco che entrano in gioco i criteri ESG per valutare la sostenibilita' di un'azienda.
Ecco alcuni criteri di valutazione raggruppati come ESG:
La valutazione dei criteri ESG consente di distinguere le aziende realmente sostenibili
da quelle che hanno solo eseguito operazioni di green washing.
Ma quale forma sociale possono avere le aziende? Lo vediamo nei prossimi capitoli!
Le caratteristiche delle societa' Benefit (SB) sono definite da una norma ben precisa della legge italiana.
Infatti le societa' benefit sono state introdotte da un disegno di legge poi confluito nella legge di stabilità 2015 n.208 del 28/12/2015 Art.1, Commi 376-384 entrata in vigore a partire dal 1 Gennaio 2016.
Una Societa' Benefit e' una societa' tradizionale ma con con uno statuto che prevede nell'oggetto sociale obblighi specifici su scopo, responsabilita' e trasparenza. Nello specifico le societa' benefit... "perseguono una o piu' finalita' di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunita', territori e ambiente, beni ed attivita' culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse".
Quindi oltre all'esercizio di un'attivita' economica ed alla distribuzione degli utili si aggiungono altri compiti che gli amministratori e l'azienda debbono svolgere nei confronti dei portatori di interesse [NdE stakeholder] quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e, in generale, tutta la societa' civile. La trasparenza infine richiede che ogni anno vengano comunicati i risultati conseguiti secondo standard riconosciuti di terze parti.
Dal punto di vista tecnico una societa' Benefit non presenta alcuna differenza rispetto alle
altre societa' dal punto di vista giuridico, fiscale, ...
se non appunto nello statuto e negli obiettivi da questo indicati.
Per l'obbligo di trasparenza le Societa' Benefit debbono redigere la relazione annuale di impatto
da allegare al bilancio e da pubblicare sul sito aziendale.
Una Societa' Benefit non e' automaticamente un'impresa sostenibile e viceversa. La vera sfida per una societa' benefit e' tradurre in pratica con scelte concrete ed economicamente sostenibili gli obiettivi sociali... Ma riconoscerne l'importanza a livello di oggetto sociale e nella relazione annuale e' gia' un primo importante passo.
La norma delle societa' Benefit e' solo italiana perche' a livello europeo e' ancora in fase di valutazione, ma vi sono diversi analoghi nel mondo (eg. Benefit Corporation dal 2010 negli USA). Pero' a livello europeo sono stati emessi gli SFDR...
Anche a livello europeo l'esigenza della sostenibilita' e' molto sentita. Ne e' un esempio il recente regolamento sull'SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation). Si tratta del Regolamento UE 2019/2088 del 27 novembre 2019 che ha decorrenza dal 10 marzo 2021.
L'oggetto del regolamento e' la trasparenza e prevede misure pratiche precise... ad esempio il primo comma dell' art.3:
Trasparenza delle politiche in materia di rischio di sostenibilità
1. I partecipanti ai mercati finanziari pubblicano sui loro siti web informazioni circa le rispettive politiche
sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nei loro processi decisionali relativi agli investimenti.
Il regolamento e' attivo ed e' gia' prevista una sua evoluzione a seconda dei risultati e dell'efficacia riscontrata in tutti i paesi membri. Si tratta di un primo passo e sicuramente altri ne seguiranno nel tempo.
Una precisa definizione dell'economia circolare (EC) e' contenuta sul sito del parlamento europeo:
L’economia circolare e' un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il piu' a lungo possibile.
In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui e' composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile, nel ciclo economico. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore.
L'impegno dell'Europa e' sul lungo periodo e vuole modificare in modo strutturale l'economia lineare utilizzata fino ad ora modificando in modo significativo il nostro impatto sul pianeta. E' una sfida difficile che ha bisogno di strumenti adeguati per essere vinta.
Un ruolo fondamentale e' svolto dagli strumenti dell'informatica per l'economia circolare. Fino ad ora ho scritto di cose che non conoscevo: non sono un esperto di finanza perche' non ho abbastanza soldi, non sono un esperto di economia perche' non sono abbastanza avaro, ma lavoro nell'informatica da una vita... quindi sicuramente il contenuto di questo capitolo sara' il peggiore di tutti i precedenti!
Sono molti gli strumenti informatici utili, ed in qualche caso necessari, per l'economia circolare.
Una prima esigenza e' quella di comunicare. Con una buona comunicazione e' possibile produrre
solo quanto e quello che serve, e' possibile condividere/prestare/riutilizzare, ...
La rete delle reti, ovvero Internet, con tutti i suoi protocolli tra cui il TCP-IP,
e' attiva dal 1980 (anche se le prime connessioni sulla rete Arpanet risalgono al 1969).
Il WWW (Word Wide Web) sviluppato dal CERN e' disponibile dal 1993 e la sua crescita e' stata
esponenziale.
Una seconda rivoluzione nella comunicazione e' quella dell'IoT (Internet of Things) in cui ogni oggetto
si connette alla rete in modo attivo utilizzando una serie di protocolli adatti
(eg.
MQTT,
Kafka).
Ma oltre ai protocolli e' la quantita' e tipologia di oggetti connessi che
e' differente: non si tratta solo piu' di apparati di rete e server,
ogni singolo componente e' attivo in rete.
Puo' essere un semaforo stradale, un bidone della spazzatura, un elettrodomestico,
un lampione, ... oppure puo' essere anche un oggetto in movimento come un'auto,
una carta di credito, un tatuaggio, ...
ciascuno identificato
in modo opportuno con
QR code,
con etichette RFID (Radio-Frequency IDentification), ...
L'apporto dell'informatica alla comunicazione e' quindi fondamentale,
ma non c'e' solo questo.
Non fa scienza senza lo ritener l'aver appreso diceva un grande...
[Nda la frase e' di Dante: e', a mio avviso, la prima definizione di database
650 anni prima della pubblicazione di Codd]
ed allora tutti i dati comunicati vanno raccolti, catalogati, memorizzati.
Su questo la tecnologia non si e' mai fermata e lo sviluppo dei database
e' sempre stato significativo e rivolto ad aspetti sempre diversi.
Le evoluzioni dei database piu' recenti riguardano la distribuzione dei dati,
con un forte impuso dato dalle tecnologie noSQL, i database online analitics
e la blockchain.
Quest'ultima tecnologia e' stata introdotta per le valute digitali ma in realta'
realizza un meccanismo di tracciabilita' e trasparenza
utile per tutte le transazioni che lo adottano
[NdA gia' sono state emesse alcune obbligazioni con la DLT
(Distributed Ledger Technology)].
Da ultimo va ricordata l'importante crescita delle tecniche di AI (Artificial Intelligence o, in italiano, Intelligenza Artificiale: IA) che e' diventata sempre piu' presente nella pratica comune anche nelle sue forme piu' complesse quali il Deep Learning. Ora l'utilizzo di una rete neurale o il Machine Learning sono tecniche facilmente implementabili e trovano applicazione in innumerevoli APP di uso comune.
Con le piu' recenti tecnologie digitali come IoT, blockchain ed intelligenza artificiale e' possibile implementare modelli di economia circolare che siano non solo virtuosi ma anche remunerativi. Per fare questo pero' e' necessario superare la fase 0, che riguarda il riciclo, e progredire con tutte le altre fasi.
Il rating di legalita' e' un indicatore sintetico
del rispetto di elevati standard di legalita' da parte delle imprese italiane
che ne abbiano fatto richiesta all'AGCM (Autorita' garante della concorrenza e del mercato).
Il formato e' di facile comprensione poiche' rappresentato da una serie di stelline e di segni piu'
(ogni tre + si ottiene una stellina, punteggio massimo 3 stelline).
La storia della normativa e' lunga, ma dal punto di vista pratico il rating di legalita' e' stato introdotto nel 2020, ha una validita' di 2 anni e puo' essere richiesto gratuitamente dalla piattaforma WebRating.
Il rating di legalita' e' un Rating ESG (Enviromental Social Governance) poiche' dimostra che l'amministrazione dell'azienda ha agito con attenzione e correttamente sui temi della corruzione, della salute e sicurezza dei lavoratori e dei comportamenti sul mercato. Al momento il rating di legalita' non e' obbligatorio ma potra' essere richiesto in futuro (eg. per ottenere finanziamenti) ed essere affiancato da altre valutazioni ESG.
Tra i molti ricordi del periodo d'oro delle scuole superiori
ho quelli delle lezioni di italiano e di latino in cui si andava
a descrivere il significato delle parole cercandone l'origine...
Non so perche' ma mi ha sempre affascinato quasi che si potesse
dare un'ordine ed una logica a quello che e' una lingua viva che
non ha solo una spiegazione meccanicistica.
Ora in questa pagina ho cercato di riportare i principali termini e i concetti dietro ad alcune parole... non pretendo certo di essere stato altrettanto chiaro e preciso come era la Prof. di Italiano del liceo: per acribia l'etimologia ed esplicitare un acroninimo non sono la stessa cosa!
Spero che questa pagina sia utile perche' sigle come ESG, FE, FS, GB, GBP, GSS, SB, SFDR, EC, ... non siano piu' un segreto!
Avevo anticipato che in questo documento gli argomenti erano disordinati secondo la mia personale preferenza... beh questa e' l'introduzione!
In questa pagina ci sono solo parole... molte di queste parole sono importanti e servono per migliorare.
Ma resteranno solo parole se non vengono fatte seguire da fatti ed azioni concrete, altrimenti si trattera' solo di un operazione di Greenwashing. Questa sara' la vera sfida dei prossimi anni.
Titolo: Green
Livello: Base
Data:
1 Aprile 2021 🐟 Fools' Day Edition
Versione: 1.0.1 - 14 Febbraio 2022 ❤️ San Valentino Special Edition
Autore: mail [AT] meo.bogliolo.name